Quando si decide di rivolgersi ad un Compro Oro, in special modo se si tratta della prima volta, si è assaliti da un atroce dubbio, inutilmente motivato: è un luogo di affari o un luogo di malaffari?
Sicuramente e certamente, è un luogo di affari, ma come scegliere quello giusto?
Se già ne avete uno di fiducia, è inutile continuare a leggere il seguito. In caso contrario, vi conviene continuare la lettura.
L’oro, da sempre, considerato bene rifugio, non subisce mai eccessive svalutazioni. Quindi, vendendo i propri gioielli ai Compro Oro si realizza un guadagno immediato e, la loro valutazione è alquanto attendibile, in quanto sono molto esperti, perché, ogni giorno, vedono e valutano molti gioielli. I loro occhi sono abituati allo sfavillio sia dell’oro che delle gemme e, ad ogni modo, sono aggiornati perché partecipano agli stessi convegni degli orafi e dei gioiellieri.
Il punto centrale di questa disamina è determinare l’atteggiamento che bisogna avere per condurre a buon fine la compravendita e, lasciare il negozio con la certezza di aver fatto un buon affare e, soprattutto di aver trattato con una persona seria ed in regola.
Il “nocciolo” della questione è proprio questo:
· Il Compro Oro deve essere iscritto nel Registro degli Operatori Compro oro tenuto dall’OAM. La sigla identifica l’Organismo di gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi.
· Il negozio, dunque, deve essere iscritto ad un Registro ed è soggetto a controlli perché esercita un’attività che comporta prestito e scambio di denaro.
· La sigla identifica l’Organismo di gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi.
· Al momento dell’iscrizione il Compro Oro riceve un numero identificativo
· Consigliamo, quindi, di controllare che il negozio prescelto lo indichi sulla carta intestata della ricevuta che rilasciano al cliente.
· Inoltre, è bene controllare che il Compro Oro sia munito di una telecamera di sorveglianza che deve essere collegata con le Forze dell’Ordine.
· La telecamera intanto garantisce il venditore da eventuali rapine mentre sta trattando all’interno del negozio. Ma, soprattutto, è garanzia del fatto che il Compro Oro sia in regola ed iscritto al Registro di cui sopra, tanto che è sotto la sorveglianza della Questura.
· La Questura rilascia anche la licenza per l’esercizio di questa attività, che deve essere appesa e ben visibile dentro il locale. Suggeriamo, quindi, di controllare che ci sia
· La bilancia su cui l’addetto pesa i gioielli deve presentare il bollino verde di conformità Ce-M. È l’attestazione rilasciata dalla Camera di Commercio, Ufficio Metrico. Garantisce che la bilancia sia omologata.
· La bilancia omologata è importante anche per la veridicità della ricevuta che il Compro Oro deve rilasciare al termine della vendita. La ricevuta deve indicare il peso, il quantitativo, il prezzo ed una descrizione del gioiello.
· Le vendite devono essere tutte registrate e quindi controllabili dalle Forze dell’Ordine. Per questo, chi vende, deve farsi identificare con un documento di identità. I dati del venditore devono essere riportati su una scheda che il venditore stesso dovrà, poi, firmare. Chi non vuole essere identificato, o chi vuole vendere un gioiello senza che si sappia, non può rivolgersi a questi negozi.
· Per questo, anche il compratore, può dormire sonni tranquilli. Un Compro Oro non vende oggetti di dubbia provenienza, perché l’attività è soggetta a molte regole e trasparenza nelle operazioni.